Lo stile dello sposo per il 2014

Quando si abbina il termine moda alla parola matrimonio, subito la mente corre alla sposa, come protagonista assoluta di tutto ciò che riguarda il look nuziale.

Con una presa di posizione decisa e molto avanguardistica, anche lo sposo (attore esclusivo di una cerimonia che senza di lui non avrebbe senso esistere…) inizia ad avere una certo peso all’interno del glamour matrimoniale.

Trend estroversi ed accessori originali si integrano alla perfezione per uno stile maschile in continua evoluzione, il tutto degno di un settore in crescita qual è.

Seguendo i dettami per questo 2014, lo sposo si identifica in un modello vintage che profuma di tempi passati, soprattutto verso un’interessante rivisitazione in chiave moderna del capolavoro “il Grande Gatsby” di Fizgerald.

Proprio la sua riconsiderazione cinematografica ha dato vita alla smania di uno stile retrò piuttosto ricercato, che vede lo sposo classico e premuroso trasformarsi in un affabile dandy d’altri tempi.

Per entrare nei particolari, il completo classico, il tight, il mezzo tight o lo smoking perdono la loro “ingessata” ingerenza, per essere completamente destrutturati e resi meno formali.

Il modello dell’abito da sposo si dirige verso un’idea minimal, ma i tessuti impiegati si impreziosicono sempre più.

Il 2014 vede lo sposo vestirsi di uno stile broccato (con un ritorno decisamente prepotente) e di un inusuale (per l’universo maschile…) pizzo, magari anche solo per accentuare qualche pregevole dettaglio (per esempio il candido bianco della camicia può benissimo essere spezzato da un malizioso pizzo nero…).

In effetti una tempestosa tonalità nera, così come una tinta grigio lunare, sono indiscussamente in auge, sebbene il trend vintage vede l’impiego di uno “storico” beige (in perfetta sintonia con le scelte retrò dell’abito da sposa…) ed un poco atteso bianco (evitando il contrasto di stile con la dolce metà…).

Lo sposo del 2014 si avvale di uno fascino da inguaribile “canaglia”, un dandy disinvolto e chic allo stesso tempo, mentre particolari unici e ricercati andranno a completare ed arricchire il suo affascinante look da “il giorno più bello”.

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La boutonniere dello sposo per il 2014

Anche il futuro sposo può insinuarsi nel costume glamour della moda bridal per il 2014, proprio cogliendone i dettagli che lo rendano chic e sofisticato per il giorno più bello.

Il protagonista maschile delle nozze può gingillarsi con un accessorio intrigante per la sua mise matrimoniale, ossia la boutonniere.

Quest’ultima è il fiore (od i fiori, foglie e bacche) che lo sposo apporta alla sua giacca (può applicarlo al bavero od inserirlo nel taschino, dipende dai gusti), un po’ come un piccolo contraltare al bouquet della futura sposa.

Per un 2014 a metà strada tra una tendenza retrò ed una contemporanea, i colori della boutonniere possono variare da nuances più tenui a cromie in contrasto anche con l’outfit nuziale scelto (se il vestito è su toni scuri o grigi, un fiore chiaro sarebbe l’ideale…).

Sempre elegante (ed intramontabilmente chic) è il bianco, magari ottenuto con una rosa, delle margheritine od anche una deliziosa calla (il Galateo insegna che lo sposo porti al bavero una sola camelia bianca oppure ton su ton con l’abito da sposa…la scelta al futuro marito).

Se ci si sente ispirati dalle stagioni, la boutonniere primaverile si può comporre di orchidee, gelsomini, fresie o narcisi; in estate sono indicati roselline, gigli tigrati, gardenie, garofanini o mughetti; in autunno non possonio mancare iris o dalie, mentre l’inverno richiama bucaneve, genziane o camelie (per il 2014 le piante grasse fanno tendenza…occhio alle spine).

La boutonniere deve avere dimensioni non troppo esagerate, ma piuttosto ridotte, grazie a fiori piccoli, ma raffinati (altrimenti rischia di essere un errore grossolano); può contenere, oltre al fiore, dei piccoli elementi decorativi.

I testimoni (ed i padri delle due metà…) possono indossare una boutonniere che ricordi quella dello sposo oppure discostarsi completamente e dirigersi verso una scelta di contrasto (generalmente meglio evitare il rosso, troppo ingombrante…).

E’ un consiglio che collima anche con la decisione finale dello sposo: una boutonniere deve essere fresca e semplice, sempre tenendo conto dei gusti maschili, della mise nuziale, dello stile del matrimonio e del bouquet della sposa.

Insomma, il “fiore all’occhiello” è un’equazione a più variabili incognite….

Cravatta o papillon per lo sposo ?

E’ inutile dirlo: se si parla di moda nuziale la mente corre alla parte femminile della futura coppia: la sposa, in fatto di abiti ed accessori, diventa il fulcro di tutto ciò che ruota attorno al “wedding”.

E lo sposo? In fondo se non ci fosse lui, anche le nozze non avrebbero senso ad esistere…

Scherzi a parte, la moda maschile in ambito sposalizio è molto importante, ma sicuramente meno centrale del settore Bridal: vuoi perché le donne hanno un approccio in tal senso più determinato, vuoi per la conosciuta lungimiranza e diffidenza maschile per tutto ciò che discosta dall'”essere vestito”…

Ma ciò non pone un freno a passerelle stilistiche e moderne per lo sposo dei nostri tempi (si vedano gli accattivanti esempi nati dalla maestria sia, rispettivamente, di Carlo Pignatelli, sia di Maestrami..), tanto che ci si trova di fronte ad un mood look “groom” in continua espansione.

E gli accessori indossati dallo sposo non fanno eccezione. Per il 2014 si sono visti sfilare splendidi completi abbinati, per la maggiore, alla sempre elegantissima cravatta (sia tono su tono, che con effetto a contrasto).

E che dire del papillon ? E’ il dilemma più cruciale che lo sposo si troverà a dipanare: meglio la cravatta od il farfallino?

Di sicuro quest’ultimo, per convenzione, viene considerato più impegnativo, anche se a livello pratico non è male, dando, talvolta, meno fastidio della cravatta: elegante e raffinato è perfetto per cerimonie pomeridiane o serali, ma da evitare per il matrimonio in mattinata.

Se si presenta, poi, confezionato in raso (con dettagli dello stesso tessuto) è perfetto per tight o smoking (sempre in auge), sia che sia nero (tinta unita o con bordi a contrasto, lucido od opaco…), sia che si possa variare sulla tonalità (bianco compreso).

Per esempio un papillon grigio si sposa benissimo con un completo dello stesso colore, risaltando su camicia bianca; e per chi vuole osare nei mesi più caldi, anche il giallo ed il rosso, per quanto particolari, sono tinte da tenere in considerazione.

Con i mesi più freddi, il farfallino in raso può essere sostituito da uno in velluto, proposta dal gusto vintage, ideale per un 2014 all’insegna del retrò.

E se ci si vuole salvare dall’estroso taglio della cravatta, beh il papillon si rivela l’ancora di salvezza…

Allo sposo l’ardua sentenza: cravatta o farfallino ?