L’abito da sposa e la moda del “Trash the Dress”

Curiosando qua e là, saltano fuori anche le notizie e le tenzende più improbabili e bizzarre.

Si definisce “Trash the dress” e, dopo aver spopolato negli Stati Uniti, si sta prendendo alcune rivincite anche in Italia. Di cosa si tratta?

Dopo il grande giorno e l’aver coronato il sogno di divenire marito e moglie, si può creare un curioso (ma neanche tanto) interrogativo, ossia cosa farne dell’abito da sposa.

Naturalmente è una domanda retorica, in quanto la stragrande maggioranza delle neo mogliettine lo “accudirà” teneramente e gelosamente nel proprio armadio…

Ma se siete tra coloro che cercano un utilizzo alternativo, allora il “Trash the dress” è quello che fa per voi…

Infatti è un servizio fotografico a tutti gli effetti, realizzato tempo dopo la fatidica cerimonia, che vede la sposa, di fresca data, immortalata in location insolite ed originali con il suo prezioso abito.

Si tratta di immagini piuttosto spettacolari, con foto che si ispirano ai grandi servizi fotografici di moda, ma che si tingono di situazioni divertenti ed ironiche.

La “sacra” convenzionalità dell’abito da sposa viene a contrapporsi all’informale ambiente prescelto, un contrasto bello e buono perfino con la canonicità imposta dalla precedente cerimonia di nozze.

Il “Trash the dress” si rispecchia nelle placide acque di un fiume, di un lago e del mare, dove la gentil consorte inzupperà se stessa ed il suo abito da sposa con dilettevoli giochi e spruzzi

Non mancano spiagge, campagne, prati in fiore od edifici abbandonati, così come ci si imbatte in magici paesaggi ammantati di neve o corse sfrenate sotto pioggia a catinelle.

Il risultato finale trasforma delle semplici foto in magnifiche immagini da copertina, sebbene sembri uno spergiuro per quell’abito da sposa tanto sognato….

Ma, in fin dei conti, il “Trash the dress” è un modo per goderselo appieno…magari in maniera molto anticonvenzionale…