L’abito da sposa dopo il giorno più bello : quali errori evitare per pulirlo e conservarlo correttamente

Eccolo lì: splendido come lo si è sognato da bambine, ora ha incarnato tutti i sogn più romantici, simboleggiando il giorno più bello per ogni donna….

Ma, dopo il giorno del matrimonio, come trattare l’abito da sposa perché non subisca danni e si conservi così imperituro fino alla notte dei tempi?

Allo stesso modo, se è un modello glamour dalle seconde possibilità, quali sono gli errori da evitare per mantenere intatta la sua preziosa, seducente e romantica avvenenza?

L’obiettivo della conservazone di un abito da sposa è molto importante, in quanto il percorso per ottenerlo può rivelarsi costellato di mille insidie.

Molto interessanti i consigli di Niccolo Piccioni (Dire Donna) in merito, partendo proprio dalla necessaria pulizia di un vestito da sposa dopo il giorno più bello.

In effetti, qualche lacrima di gioia in più e qualche invereconda macchia necessitano di un trattamento ad hoc, che non può essere assolutamente eseguito a casa propria, né a mano né in lavatrice.

I tessuti preziosi, quanto la lavorazione stessa, devono essere sottoposti ad una pulizia professionale, soprattutto in termini di una lavanderia di fiducia, meglio se consigliata dall’atelier in cui si è acquistato il vestito.

A pulizia avvenuta, consegue il suo riporre, anche qui facendo la dovuta attenzione del caso: la soluzione più immediata è appenderlo nell’armadio, ma questo può provocare alcuni danni, a partire dallo sgualcire i tessuti, fino ad una deformazione dovuta al peso dell’abito stesso, magari appeso solo per le spalline.

Lo stesso dicasi per il richiudere l’abito da sposa in un sacco di plastica, senza la benché minima traspirazione: questo comporta, per mancanza di ricambio di ossigeno, uno sgradevole ingiallimento dei tessuti.

In questo caso, vengono in soccorso le scatole originali dell’abito da sposa (fornite dall’atelier), realizzate, oltre che per trasportarlo a casa, anche per riporlo, lasciandolo respirare, senza che si impolveri.

Infine, dove colloco il vestito nuziale chiuso nelle sue scatole traspiranti? Niccolo non ha dubbi: il luogo adibito non dev’essere un ricettacolo di umidità, come, nel contempo, non dev’essere soggetto a continui sbalzi di temperature, per cui, niet soffitte o cantine e posti facilmente dimenticabili.

Infatti, ogni tanto, è necessario spacchettare il proprio abito dei sogni e porlo all’aria ed alla luce, controllando che non via siano insorti danni o problemi inerenti: in tal caso, rimediare alla svelta.