I trend wedding italiani 2016 per un matrimonio all’ultima moda

Il 2016 è ormai in pieno svolgimento ed anche i suoi trend wedding in merito: da una recente classifica, le 7 tendenze che contraddistinguono i matrimoni italiani sono lo stile bohemien, l’abito da sposa tattoo, make up importanti, il mondo Social abbinato al wedding, le ispirazioni retrò di stampo hippie per le acconciature bridal, l’intrattenimento ludico circense e danzante per i ricevimenti di nozze.

Per mettere in opera tutte queste peculiarità, per un matrimonio glamour sotto ogni aspetto, il costo è diverso a seconda della città italiana in cui esso si svolge.

Ad esempio, la spesa media in merito mette Roma al primo posto come la più cara, con un costo attorno a 7.855 euro; seguono a ruota Milano con 7.560 euro, Genova con 6.935 euro, Torino con 6.620 euro, Bologna con 6.575 euro, Firenze con 6.395 euro, Napoli con 6.380 euro, Bari con 6.270 euro, Cagliari con 5.205 euro e, infine, Palermo con 4.540 euro.

Nel particolare, il primo dei suddetti trend è il matrimonio bohemien, di stampo boho-chic, in quanto si siluppa a partire dallo stile country, di cui conserva le nuance tenui, la cerimonia ed il ricevimento all’aperto ed i dettagli artigiani, fatti a mano a partire da materiali riciclati; per esso, a Roma e Milano la spesa media di 850 euro.

Ramage ammiccanti e lavorazioni ricamate di ricchi pizzi sono alla base della seducente parvenza di abiti da sposa tattoo effect, con squisite trasparenze che si inerpicano lungo la figura come un tatuaggio: qui, la spesa media per un vestito couture è di 3.900 euro.

Il make up appariscente 2016 è perfetto per una sposa sicura di sé, con labbra corallo o rosa ed occhi sottolineati da smokey eyes in oro, marrone o tortora: la spesa media italiana è di 180 euro.

Hashtag e servizi fotografici con droni, poi, richiedono circa 785 euro, album compresi.

Le acconciature da sposa Seventies accompagnano il mood boho-chic del tema wedding, proponendo chiome naturali e sciolte oppure romantici intrecci di capelli, dal raccolto e trecce messy, con una cifra di spesa intorno ai 350 euro.

Per il ricevimento di nozze, infine, gli ultimi due trend, ossia, acrobati, clown, trampolieri etc. per l’intrattenimento circense, di giocoleria ed equilibrismo e la presenza di un dj per scatenarsi tutta la notte sulla pista da ballo: il tutto per un costo medio, rispettivamente, di circa 200 euro (nelle città in cui si spende meno come Napoli, Palermo e Cagliari) e di 425 euro per Firenze e Bari.

New York Bridal Week : le tendenze degli abiti da sposa 2017 ed il “caso” Marchesa

La New York Bridal Week 2016 è in pieno svolgimento, con tutte le sfilate delle maison a presentare le nuove collezioni di abiti da sposa per il 2017.

Le tendenze della moda bridal per il prossimo anno?

Si riconfermano tutti quei trend che hanno caratterizzato i vestiti da sposa 2016, dalle sapienti lavorazioni tattoo alle ammiccanti scollature decollete e schiena, dai modelli strapless alle maniche corte, lunghe, ad aletta etc., dalle silhouette senza tempo alle new entry di pantaloni e jumpsuit, dai modelli in lungo ai quelli in corto, dal candido bianco alle più tenui tonalità e così via.

I grandi atelier, quindi, hanno presentato le loro creazioni nuziali 2017 con importanti passerelle, mentre, nel marasma delle novità, si è avuto un “caso” Marchesa.

La nota maison, infatti, nel presentare i nuovi abiti da sposa, ha permesso di contemplare un book di foto splendide, di cui, però, invece di ammirare l’avvenenza dei capi, subito è balzata all’occhio la magrezza della modella ingaggiata.

In questo caso, in effetti, si contempla una profonda scollatura del decollete che mette in mostra le ossa del costato della modella, una bellissima ragazza dai lineamenti scolpiti del viso.

Lo stesso, dunque, non si dovrebbe dire del decollete, che, piuttosto di evidenziare le grazie femminili, mette in risalto l’anatomia della cassa toracica.

In alcune immagini, questa sottolineatura non c’è (merito di photoshop?): gli abiti da sposa di Marchesa 2017, comunque, sono, come sempre, eleganti e ricercati, in cui si ammirano lavorazioni suadenti, anche tridimensionali, e romanticismo evoluto in termini moderni.

Di per sé, sono abiti da sposa che celebrano la femminilità della figura sotto ogni aspetto stilistico: forse, magari, con qualche ossa sporgenti in meno.

Il cappello da sposa : tendenze e consigli

Il 2016 vede, oltre al romantico charme intramontabile del velo da sposa, alcune varianti in merito, come, ad esempio, la veletta intrapresa in diverse versioni.

Un altro accessorio che ha consolidato la sua presenza, nel wedding di quest’anno, è il cappello: indossarlo, però, comporta alcuni accorgimenti in merito,

Innanzitutto, bon ton ed dress code ne ammettono l’impiego solo per matrimoni civili, lasciando la cerimonia religiosa alle altre opzioni, sebbene, con misure ridotte, possa essere ammessa un’eccezione e lo si possa indossare anche in chiesa.

Allo stesso modo, sarebbe permesso solo per nozze diurne, in quanto la sua origine era quella di riparare dal sole: effettivamente, negli ultimi tempi, questa tradizione ha lasciato spazio a varianti di modelli che possono essere indossati anche il pomeriggio e la sera (ad esempio, i cappelli con veletta, piccoli, raffinati e non ingombranti).

Come alternativa al velo, la sua funzione è simile, per cui non dev’essere tolto ogni qualvolta, ma, piuttosto, essere inteso come parte dell’acconciatura.

Ancora, ci dev’essere un sicuro abbinamento di tessuti e cromie, in quanto il cappello deve avere la stessa texture e lo stesso colore dell’abito da sposa.

In specifico, quindi, vi sono tre tipologie di cappelli da sposa: il primo è quello con la falda larga, dall’allure romantica d’altri tempi, perfetto per abiti dalla consistenza liscia e dalla gonna ampia, ma senza strascico; è indossabile anche qualora il tema wedding sia country.

Vi è poi il cappello a veletta, che è ideale per vestiti da sposa in corto o dal mood retrò, soprattutto rimandante agli anni Cinquanta: questa tipologia riesce a coniugare i due accessori sottolineando elegantemente la presenza di entrambi.

Per un contesto nuziale più moderno, l’ultimo tipo di cappello è quello a cerchietto, dalla forma più modesta per essere sostenuto senza problemi: si abbina specialmente con modelli a sirena ed è consigliato per nozze dal tema glamour.

Il cappello da sposa è un accessorio ottimo per colei che desidera uno stile chic ed originale, un vezzo stilistico che mescola abilmente elementi di oggi con quelli di ieri, per un outfit romantico con charme.

Atelier Look Sposa : abito da sposa in stile orientale dalla collezione Elisabetta Polignano 2016

Elisabetta Polignano è l’emblema del viaggio stilistico, per una sposa cosmopolita alla ricerca estrinseca ed intrinseca di uno charme esclusivo ed unico per il suo giorno più bello.

Ecco, allora, una proposta bridal squisitamente originale, dove le diverse culture stilistiche si fondono a creare un abito da sposa 2016 dall’allure indimenticabile.

Eleganza raffinata e romanticismo intramontabile si abbinano ad un accattivante mood che trova la sua ispirazione nel mondo nipponico, presentando un vestito da sposa che ricorda la diafana avvenenza di un kimono giapponese.

E’ una creazione nuziale per eccellenza, un modello a trapezio che dona a qualsiasi silhouette, reclamando la sua femminiltà nelle caratteristica strapless del corpetto, per, poi, completarsi in una lunga gonna fluente.

Ed il paragone classico si ferma qui: l’effetto satinato del serico tessuto, infatti, mescola la nivea sfumatura predominante con un dolce contrasto cromatico bronzeo e dorato, lo stesso che caratterizza la cintura e l’ampio coprispalle dell’abito da sposa, naturalmente in stile orientale.

Infatti, si rivela sontuoso il B-side del modello, con il capo accessorio corrispondere la schiena e le spalle scoperte della sposa, fino ad annodarsi in un lussuoso fiocco dalla maxi grandezza.

E’ possibile provare il vestito da sposa in questione presso l’atelier Look Sposa di Bassano del Grappa (VI), ricordando che esso è contraddistinto dal codice EP120.

Abiti da sposa 2016 ispirati alla serie Downton Abbey : le proposte dell’atelier Look Sposa

Downton Abbey insegna: grazie al successo televisivo di questa serie anglo-americana (arrivata alla sesta stagione), molte passerelle bridal hanno visto sfilare abiti da sposa 2016 ad essa ispirata.

Il tocco vintage si concretizza in uno stile che ricorda i primi decenni del Novecento, come la storia della famiglia Crawley dal 1910, fine età edoardiana, al 1925.

In questo caso, infatti, si predilige un mood scivolato e languidamente morbido, magari abbinato ad acuni discreti dettagli scintillanti o ton sur ton, come, ad esempio, una cintura gioiello a sottolineare il punto vita.

In omaggio a questi canoni stilistici, poi, talvolta si impiegano velate ed impalpabili maniche lunghe, che tanto il loro ritorno ne ha decretato il successo.

Gli abiti da sposa in questione, quindi, prediligono un’allure eterea ed alegante, ovviamente caratterizzata da trend moderni e ricercati, ma sempre in tema con il periodo storico di Downton Abbey.

Le silhouette, come visto, sono delicate, una diafana struttura che si avvale di preziosi tessuti serici e leggeri, perfetti per seguire con raffinatezza ogni singolo passo della futura sposa.

Pur sempre mantenendo un’adeguata attenzione all’ottica moderna, Catherine Deane, Kisui Berlin e Raimon Bundò hanno, con le loro collezione 2016, implementato questo squisito status retrò riportato in auge dalla televisione.

Le maison, in effetti, ha optato per figure carezzevoli, leggiadre come ali di farfalle, permettendone una visione stilistica sia minimal chic sia vintage, dove pochi dettagli ed orpelli vengono strategicamente impiegati per far, appunto, risaltare la bellezza senza tempo di questi romantici vestiti da sposa.

Presso le sedi dell’atelier Look Sposa (Montecchio Precalcino e Bassano del Grappa di Vicenza) è possibile ammirare e provare i suddetti abiti da sposa Downton Abbey style.

Atelier Look Sposa : abito A-line in pizzo GI303 della collezione Divina Sposa 2016

Oggi l’atelier Look Sposa di Montecchio Precalcino (Vicenza) propone il romantico vestito GI303 della colllezione Divina Sposa 2016.

E’ un modello sempiterno della moda bridal, ossia un elegante taglio A-line: la sua versatile silhouette a trapezio, infatti, gli permette una vestibilità ideale per qualsiasi figura femminile.

Nella fattispecie, possiamo ammirare il trionfo di un classico immortale realizzato in pregiato pizzo, a partire dal corpetto, per, poi, riproporsi lungo la gonna leggiadra, creando dolci motivi raffinati, sempre ton sur ton.

La sofisticata essenza eburnea, infatti, offre uno spunto squisito per i dettagli tono su tono, piuttosto che intercorre in insoliti contrasti cromatici.

Il corpetto si caratterizza per la sua allure strapless, con una seducente scollatura a cuore, ovviamente senza spalline.

Allo stesso modo, esso offre una romantica visione B-side, con eleganti bottoni a vista di madreperla, a seguire teneramente la chiusura dell’abito da sposa.

Ancora, accattivante il delicato strascico della gonna, principesca contemplazione anche senza i volumi maggiori dei ball gown.

E’ un vestito da sposa che si abbina a diversi accessori: prima tra tutti la cintura gioiello a sottolineare il punto vita, (anch’essa ton sur ton), per, infine, proseguire con orginali e raffinati dettagli, come la veletta-fascinator tra i capelli (con, naturalmente, un romantico maxi fiocco a completare il tutto).

L’abito da sposa dopo il giorno più bello : quali errori evitare per pulirlo e conservarlo correttamente

Eccolo lì: splendido come lo si è sognato da bambine, ora ha incarnato tutti i sogn più romantici, simboleggiando il giorno più bello per ogni donna….

Ma, dopo il giorno del matrimonio, come trattare l’abito da sposa perché non subisca danni e si conservi così imperituro fino alla notte dei tempi?

Allo stesso modo, se è un modello glamour dalle seconde possibilità, quali sono gli errori da evitare per mantenere intatta la sua preziosa, seducente e romantica avvenenza?

L’obiettivo della conservazone di un abito da sposa è molto importante, in quanto il percorso per ottenerlo può rivelarsi costellato di mille insidie.

Molto interessanti i consigli di Niccolo Piccioni (Dire Donna) in merito, partendo proprio dalla necessaria pulizia di un vestito da sposa dopo il giorno più bello.

In effetti, qualche lacrima di gioia in più e qualche invereconda macchia necessitano di un trattamento ad hoc, che non può essere assolutamente eseguito a casa propria, né a mano né in lavatrice.

I tessuti preziosi, quanto la lavorazione stessa, devono essere sottoposti ad una pulizia professionale, soprattutto in termini di una lavanderia di fiducia, meglio se consigliata dall’atelier in cui si è acquistato il vestito.

A pulizia avvenuta, consegue il suo riporre, anche qui facendo la dovuta attenzione del caso: la soluzione più immediata è appenderlo nell’armadio, ma questo può provocare alcuni danni, a partire dallo sgualcire i tessuti, fino ad una deformazione dovuta al peso dell’abito stesso, magari appeso solo per le spalline.

Lo stesso dicasi per il richiudere l’abito da sposa in un sacco di plastica, senza la benché minima traspirazione: questo comporta, per mancanza di ricambio di ossigeno, uno sgradevole ingiallimento dei tessuti.

In questo caso, vengono in soccorso le scatole originali dell’abito da sposa (fornite dall’atelier), realizzate, oltre che per trasportarlo a casa, anche per riporlo, lasciandolo respirare, senza che si impolveri.

Infine, dove colloco il vestito nuziale chiuso nelle sue scatole traspiranti? Niccolo non ha dubbi: il luogo adibito non dev’essere un ricettacolo di umidità, come, nel contempo, non dev’essere soggetto a continui sbalzi di temperature, per cui, niet soffitte o cantine e posti facilmente dimenticabili.

Infatti, ogni tanto, è necessario spacchettare il proprio abito dei sogni e porlo all’aria ed alla luce, controllando che non via siano insorti danni o problemi inerenti: in tal caso, rimediare alla svelta.

Nuove location di nozze per i matrimoni civili vicentini ? L’appello del Comune di Vicenza ai proprietari di palazzi, ville, parchi etc.

Il patrimonio artistico, storico e culturale di Vicenza è noto a tutti, con una miriade di palazzi, ville, parchi etc. dall’invidiabile avvenenza: proprio per questo, essi possono fungere da romantica ed indimenticabile location di nozze.

Molti esponenti architettonici del patrimonio vicentino, sono, comunque, privati, per cui, lo stesso Comune di Vicenza ha lanciato un appello ai loro proprietari, affinché li candidino ad ospitare il “sì” civile degli sposi locali.

E’ di fatto stato emesso l’avviso pubblico esplorativo per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte dei privati per la concessione, in comodato d’uso gratuito al Comune di Vicenza, di porzioni di strutture ricettive od edifici di pregio storico, architettonico, ambientale od artistico, situati nel territorio comunale, proprio per la celebrazione di matrimoni civili.

Il personale comunale, dopo la presupposta candidatura dei privati, effettuerà un sopralluogo, per verificare i requisiti di idoneità, agibilità e sicurezza dei locali adibiti alla cerimonia.

Quest’ultimi dovranno essere a disposizione dell’amministrazione comunale, nei giorni e nelle ore necessarie allo svolgimento della celebrazione civile.

Naturalmente, giorni ed orari saranno concordati dai futuri sposi direttamente con l’ufficio di stato civile; per quanto riguarda le tariffe che i nubendi dovranno versare, esse saranno disposte dalla Giunta, conseguentemente alla definizione delle sedi e dei locali individuati ed a disposizione.

Per quanto riguarda la concessione dei locali, essa avrà durata di tre anni e sarà tacitamente rinnovabile: allo stesso modo, essendo in comodato d’uso gratuito, non sarà previsto il pagamento di alcuna spesa da parte dell’amministrazione comunale.

La risposta al bando, per coloro che fossero interessati, dovrà essere presentata entro le ore 12 del 21 dicembre 2015.

Filippo Zanetti, assessore vicentino alla semplificazione e innovazione, ha dichiarato in merito: “…Vicenza è uno dei pochi comuni d’Italia a dare l’opportunità di celebrare i matrimoni civili in sedi diverse da quelle di proprietà comunale. Dopo aver autorizzato la celebrazione, oltre che nella sede istituzionale di sala Stucchi a palazzo Trissino, anche in Basilica palladiana, a palazzo Chiericati, nel giardino del Teatro Olimpico e in villa Guiccioli, abbiamo valutato di dare l’opportunità ai futuri sposi di scegliere anche tra location private di particolare pregio: per questo mi auguro che ci sia una buona risposta all’avviso. Vicenza, territorio ricco di bellezze architettoniche, diventerà sempre più un luogo ideale per coronare una storia d’amore con le nozze…”.

Feste e finti matrimoni argentini per Buenos Aires

In quel di Buenos Aires, i matrimonio hanno assunto una nuova e cospicua natura, soprattutto per coloro che hanno avuto l’idea di festeggiare nozze assolutamente false, ma con divertimento vero.

In pratica, in Argentina ci si sposa sempre di meno, con la suddetta capitale vedere in aumento convivenze ed unioni civili, mentre quelle religiose si avvicinano con difficoltà ad un numero pari a diecimila, ossia la metà dei matrimoni religiosi celebrati nel 2000.

E così, con “Falsa Boda”, il pubblicitario Martin Acerbi organizza party e ricevimenti di nozze in stile feste straordinarie. come fossero veri e propri matrimoni.

Non manca nulla, dalle lussuose location (come il salone Terrazas di Rosario od il Club di Regate di La Plata, posti che difficilmente un giovane potrebbe permettersi) agli abiti sfarzosi, alle grandi sale da ballo, alla musica, ai dj etc.

E tutto questo proprio per incontrare e conoscere persone nuove, oltre alla possibilità di invitare l’intera comitiva di amici, spesso mai ospitata per intero ai matrimoni.

La spesa è sicuramente più contenuta che non per nozze vere (a partire dalla mancanza del regalo o della lista matrimoniale etc.), con al massimo 50 euro per autoinvitarsi.

Come ogni buon matrimonio argentino richiede, poi, ci “si sposa” la sera, con la cena di mezzanotte e balli disco fino all’alba: in questo caso c’è tutto, perfino il finto prete, che per lo spettacolo ed il colpo di scena, va a baciare il promesso “sposo” alla fatidica frase “se qualcuno ha qualcosa da dire lo dica ora oppure taccia per sempre”.

Queste mega feste-falsi matrimoni apportano oltre seicento o settecento invitati, con l’unico requisito di avere tra i 23 ed i 35 anni d’età e pronti a folleggiare per una notte di “finto matrimonio”.

Seduzione tutta al femminile per l’abito da sposa scivolato e spacco vertiginoso di Egò 2016

La collezione Egò 2016 di Valentini Spose interpreta la contemporaneità stilistica con moderni abiti da sposa, dall’intento glamour e sempre al passo con la moda bridal del momento.

E’ il caso di questo seducente modello scivolato, un vestito da sposa in lungo, la cui gonna levigata si caratterizza per un ampio spacco vertiginoso ed ammiccante.

Allo stesso modo, risulta splendido il corpetto, sia per la sua alta scollatura a barca (che, naturalmente, pareggia la profonda apertura sottostante) sia per lo squisito e delicato drappeggio laterale, evidenziato, poi, dalla scintillante cintura ricamata.

Questo gioco a contrasti di lunghezza continua anche nella parte posteriore dell’abito, con un leggiadro ed importante strascico a contraddistinguere la fluente gonna, mentre il corpetto si avvale di una maestosa scollatura della schiena.

Quest’ultima, scoperta, è un dettaglio estremamente in voga per le tendenze bridal 2016, ideale per metterne in luce la seducente esposizione, ma anche per evidenziare ancor più lo stile “da diva” di questo sensuale abito da sposa.

Vestito sposa collezione Ego 2016 Valentini modello VL204 1 Vestito sposa collezione Ego 2016 Valentini modello VL204