Il settore wedding in Italia e nel mondo

I numeri del settore wedding sono decisamente interessanti, soprattutto in termini economici: mentre si susseguono voci e dati che riportano un calo delle celebrazioni nuziali, la realtà si dimostra un po’ più versatile.

In un’epoca di separazioni e divorzi in aumento, il fattore matrimonio dovrebbe passare in secondo piano, mentre continua ad ottenere risultati importanti.

In effetti, si potrebbe benissimo vederlo come una parafrasi della vita moderna, in cui il proverbio “chiusa una porta, si apre un portone” può riassume un curioso fenomeno legato al mondo wedding.

Infatti, non mancano sicuramente secondi matrimoni e celebrazioni simboliche di anniversari, che confermano lo status “quasi” quo delle cerimonie nuziali, in cui il desiderio di convolare a giuste nozze non cala.

In Italia, secondo gli ultimi dati a disposizione (e che risalgono al 2014), il mercato dei matrimoni risulta decisamente fiorente, con un giro d’affari in crescita per 5.2 miliardi di euro, per una spesa media di circa 28mila euro a cerimonia.

Lo stesso dicasi ampliando i confini nazionali ed andando a visionare il giro d’affari globale del settore, che propone una resa di 300 miliardi di dollari l’anno.

PUnto debole e punto forte del settore, però, è la sua frammentizzazione in più aree, con circa il 50 percento delle spese a destinarsi a location e catering, mentre il resto si dipana in numerose altre voci di prezzi.

Ma ciò non toglie che il comparto wedding giri ancora piuttosto bene.