La tiara masterpiece Sveva della collezione di gioielli sposa Damiani Fiori d’Arancio

Tra i gioielli da sposa, spicca la nuova collezione Fiori d’Arancio di Damiani: una lussuosa interpretazione del giorno più bello, che prende spunto dall’incontro tra splendide amenità italiane e russe, un connubio che si avvale della bellissima Nicoletta Romanoff.

Infatti, nel 1952 a Cannes, il nonno Nicolas Romanoff sposa la contessa Sveva della Gherardesca: il primo è un discendente degli Zar e la seconda è l’erede di uno dei più antichi casati toscani di origine longobarda.

I monili della nuova collezione si ispirano proprio a questo momento, non a caso proponendo in anteprima le tiare: la nobile sposa, in effetti, sfoggiava una parure dall’esclusivo e delicato motivo floreale e, tra tutti i gioielli, la protagonista era, appunto, la tiara.

Quest’ultima era deliziosamente composta di piccoli fiori d’arancio di cera, adornanti l’elegante acconciatura da sposa, quasi come uno squisito bouquet.

Ecco, quindi, che il pezzo forte della linea Fiori d’Arancio è la tiara masterpiece Sveva, che prende proprio il nome della nonna di Nicoletta Romanoff.

Il gioiello ha richiesto oltre sei mesi di manifattura Made in Italy per essere realizzato, impiegando circa 500 grammi d’oro (per ottenere una tonalità di rosa tenue molto originale ed accennata), 83 perle bianche giapponesi e più di 4.500 diamanti, minuziosamente selezionati per purezza e, poi, abbinati per dimensione.

La tiare in questione è un gioiello dalla forma a doppia spirale, caratterizzata di un sontuoso ramage che, avvolgendo il capo per intero, si contraddistingue per il sapiente avvicendarsi di pregiati fiori full pavé e preziosi boccioli di oro bianco.