Pelle abbronzata nel giorno più bello ?

Se nei secoli scorsi la pelle diafana era simbolo di importanza, ora il trend si è ribaltato, portanto una cremosa pelle abbronzata all’apice della scala sociale e trasfomandosi in una tendenza sociale espressamente confermata.

La pelle abbronzata, però, come si sposa (si scusi il gioco di parole) con il proprio giorno più bello, nonché con l’abito nuziale?

Le risposte sono molteplici, ma si soffermano su un’abbronzatura artificiale ed una tintarella portata agli estremi, piuttosto che su l’incarnato di una futura sposina, la quale può corrispondere una splendida pelle brunita naturale.

Forzare, al contrario, il colore, magari personalmente pallido, può risultare fatale al fine del grande giorno delle nozze: gli inconvenienti possono partire da una carnagione fin troppo arrossata dal sole fino ad arrivare agli antiestetici segni di lacci e laccetti del costume, fn troppo visibili, se si opta per un abito da sposa scollato.

Se si desidera una dolce ombreggiatura, ciò non è vietato, anzi, ma è necessario abbronzarsi con attenzione, seguendo le regole basilari di una tintarella sicura, ma senza mai esagerare.

Il motto è moderazione, in una profusione di creme e lozioni idranti solari, senza esporsi nelle ore più calde, magari restando sotto l’ombrellone, in quanto i raggi passano comunque e ci si abbronza più delicatamente.

Tutto questo è ideale per l’estate del momento, soprattutto se ci si sposa alla fine di essa, mantendo un colorito crema, che si abbina ad ogni sfumatura di bianco dell’abito dei sogni.

Si ricordi che non vi è alcun make up da sposa che possa nascondere bruciature solari, per cui, per non rischiare indesiderabili arrossamenti, eritemi o spellature, meglio non prendere il sole almeno due settimane prima del fatidico giorno.